giovedì 12 giugno 2008

Tirare il fiato

Dopo diversi giorni passati con un cumulo di ansie e di pressioni, fra lavoro e vita di tutti i giorni, oggi ho potuto rallentare un attimo e prendermi finalmente una pausa. Mi sono immerso nella lettura recuperando un libro, che mio malgrado, attendeva in stand by sul comodino da troppo tempo. Il libro è "Solomon Gursky è stato quì" di Mordecai Richler. Il libro, e quì mi piace essere del tutto non obiettivo, è veramente bello. Non obiettivo perchè, da tempo, sono del tutto succube della capacità narrativa di Mordecai Richler, della sua maestria nel far fluire le parole in modo ipnotico e divagante, dei suoi personaggi e del mondo che dipinge. Ho letto altri due libri di Richler, "La versione di Barney" e "Il mio biliardo", tutti e due molto belli, e straconsigliati a tutti, in particolare il primo che è in assoluto fra i miei romanzi preferiti. A chiunque vada, buona lettura.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

E non hai ancora letto "Quest'anno a Gerusalemme"?
Lo adoro!

Lucas Corso ha detto...

se me lo consigli così sarà sicuramente uno dei prossimi acquisti! Felice di sapere che condividiamo la passione per Richler!

Anonimo ha detto...

sai che dopo che me l'avevi consigliato, ho finalmente letto anch'io "la versione di barney"? non è stato amore come per te, ma devo dire che mi è piaciuto abbastanza... la parte finale è stata naturalmente fonte d'ansia per me. se hai letto uno dei miei ultimi post capirai il perchè ;) (non lo dico qui perchè magari passa qualcuno che non l'ha ancora letto)

Lucas Corso ha detto...

in effetti il finale è abbastanza struggente..... e stai tranquilla, sai come si dice, chi non ha paura di morire muore una volta sola.

Anonimo ha detto...

E' uno dei miei libri preferiti in assoluto, pensa.

Lucas Corso ha detto...

quì sei in buona compagnia.

danix ha detto...

pensa un po' che la versione di barney è lì che mi chiama dalla libreria da tempo immemore - è che vorrei avere più tempo anche per leggere - beh edward norton dà a bruce banner la tristezza che mancava non è certo lui la parte debole del film - se lo vdrai poi mi dirai che ne pensi

daniela_elle

Lucas Corso ha detto...

sono curioso di vederlo.... in effetti credo che difficilmente possa essere ed norton il punto debole di un film. fra l'altro ho letto che è stato lui a scrivere il soggetto. per quanto riguarda "la versione di barney" io lo staconsiglio sempre.....

Anonimo ha detto...

E allora confesso anche la passione assoluta per Edward Norton. "American History X" e "La 25esima ora" sono capolavori assoluti, grazie a lui.

Lucas Corso ha detto...

e quindi quì sei in buona compagnia 2 volte!

danix ha detto...

verissimo che ed norton ha partecipato alla sceneggiatura ma tutta la sua parte scritta è stata rimontata e tolta e non è nemmen ocitato ufficialmente come co-writer (una waterloo, insomma)